La bolletta elettrica 2018: come aumenta per residenti e no

l’Autorità per l’Energia Elettrica ha fissato le nuove tariffe per i consumi elettrici a partire dal 1 Gennaio 2018 e si parla già di un aumento del 5% ma probabilmente è una stima per difetto. Verifichiamo come aumenta davvero la nuova bolletta del 2018 rispetto a quella del 2017, esaminando tutti i casi concreti possibili,.

Diciamo subito che le nuove tariffe elettriche del 2018 non presentano variazioni strutturali come quelle che hanno sconvolto la bollettazione, e anche qualche utente non residente, all’inizio del 2017. Quest’anno invece, almeno per quanto riguarda la struttura tariffaria, nulla cambia; le novità del 2017 sono mantenute e rimane tutto come prima, in particolare:

  • i non residenti continuano a pagare la quota fissa per oneri di sistema (di 127,41 € più Iva all’anno);
  • ci sono sempre due scaglioni di consumo, uno per i primi 1800 kWh annui e un altro per i kWh eccedenti;
  • il kWh consumato ha lo stesso costo PE sia per gli utenti residenti che per i non residenti.

Le uniche variazioni riguardano dunque i prezzi, con aumenti che vanno dal 3% al 10% in funzione dei consumi e della tipologia di utenza residente o non residente; l’aumento medio si attesta intorno al 6% e corrisponde alla bolletta tipica per un consumo bimestrale intorno ai 450 kWh di un’utenza residente, che passa dai 90 € pagati nell’ultimo trimestre del 2017 ai 95,5 € da pagare nel primo trimestre 2018.

L’aumento appare lievemente più significativo per gli utenti non residenti, che per la stessa bolletta da 450 kWh pagavano nel 2017 sui 118 € e pagheranno circa 127 € nel 2018, con un aumento superiore al 7%.

Al contrario di quanto avvenuto nel 2017, gli aumenti del 2018 interessano più il prezzo del kWh consumato che le quote fisse e in conseguenza incidono maggiormente sui consumi più elevati. Si arriva fino a un +10% per le bollette non residenti sopra i 300 €, mentre nel caso di consumi pari a zero la bolletta residente resta pressochè invariata sui 22 € e quella non residente aumenta di un 3%, passando da 46,5 € a 48 €. 

Le bollette tipiche delle famiglie con utenza residente, che pagano tra 70 e 100 euro al bimestre (al netto del canone Rai, s’intende) per consumi intorno ai 500 kWh, aumentano del 6%, forse qualcosa di più che di meno. Comunque la stima che circola del 5% ci sembra decisamente troppo ottimista, aspettiamo il comunicato stampa ufficiale dell’Autorità per l’Energia, che l’anno scorso a quest’epoca era già arrivato e che quest’anno sembra tardare.

Poiché il nostro simulatore è già aggiornato con le tariffe del 2018, possiamo subito verificare in concreto come cambia il prezzo finale di una bolletta in base ai consumi, ecco di seguito i diversi casi: cercate il vostro in base a quanto pagate di solito in bolletta e se volete un calcolo più preciso di quanto pagherete realmente nella prima bolletta del 2018, potete usare il nostro simulatore inserendo i vostri consumi dell’ultima bolletta del 2017 (o quelli che prevedete per la prima bolletta del 2018) con le date del 2018, per esempio dal 4/1/2018 al 4/3/2018.

  • Bolletta da 300 kWh (sui 60 € per i residenti)
    • Utente residente (aumento del 5%)
      • Ultima bolletta (interamente del) 2017:     60 €
      • Prima bolletta (interamente del) 2018:      63 €
    • Utente non residente (aumento del 5,5%)
      • Ultima bolletta 2017:     91 €
      • Prima bolletta 2018:      96 €
  • Bolletta da 450 kWh (da circa 90 €)
    • Utente residente (aumento del 6,8%)
      • Ultima bolletta 2017:     88 €
      • Prima bolletta 2018:      94 €
    • Utente non residente (aumento del 7,6%)
      • Ultima bolletta 2017:     118 €
      • Prima bolletta 2018:      127 €
  • Bolletta da 600 kWh ( da circa 120 €)
    • Utente residente (aumento del 6,7%)
      • Ultima bolletta 2017:     120 €
      • Prima bolletta 2018:      128 €
    • Utente non residente (aumento del 7,5%)
      • Ultima bolletta 2017:     146 €
      • Prima bolletta 2018:      157 €
  • Bolletta da 1200 kWh
    • Utente residente (aumento del 6,8%)
      • Ultima bolletta 2017:     237 €
      • Prima bolletta 2018:      253 €
    • Utente non residente (aumento del 9,8%)
      • Ultima bolletta 2017:     255 €
      • Prima bolletta 2018:      280 €

0 commenti

  • Maria teresa

    Pagato da 2016 bollette non residenti e invece per la anagrafe abbiamo certificato residente da 2016 labbiamo chiesto rimborso..ci dicono paghi ultima e facciamo rimborso.ma non arrivato niente cosa fare….prima casa con rogito…pedone maria teresa..

  • mer

    La bolletta reca un consumo eguale a zero Kwh mentre si legge il costo per la materia energia pari a € 19,42, spesa per il trasporto € 11,50 e spesa per oneri di sistema pari 11,82 …iva 4,27.
    Chiarisco : 1° che si tratta di un box, seconda pertinenza e che chiamarla seconda casa è falso, il contratto è stato fatto per motivi di sicurezza tanto è che il consumo è praticamente nullo; 2° come si fa a parlare di costo energia, costo trasporto ecc se non vi è transito di corrente elettrica. Mi chiedo e vi chiedo a chi vanno a finire questi soldi che pago, alla società commerciale ,in questo caso Enel Energia oppure finiscono indirettamente nelle casse dell’Erario ? nel secondo caso la cosa potrebbe essere capita ma se fossimo nel primo caso penso che l’ARERA ha autorizzato un furto. Aspetto notizie in merito, grazie a.mercurio

    • Risparmio Bolletta Energia

      Trova le risposte cliccando sul menu in alto “Le voci di spesa in bolletta” e poi sulle relative voci nel sottomenu.

      Le voci Trasporto e Gestione del Contatore e Oneri di Sistema sono “passanti”, cioè il venditore le incassa per conto di altri soggetti e le “passa” subito agli aventi diritto. In tutte le voci c’è una parte di quota fissa e questo spiega il costo anche in assenza di consumi.

      In effetti, come osserva giustamente, il contratto per un box, se ha contatore autonomo, non dovrebbe essere di “seconda casa” (cioè per uso domestico non residente) ma di tipologia cosiddetta “Altri usi” (cioè per uso non domestico, diverso dall’abitazione)..

  • gp

    gli oneri di sistema sono un balzello una autentica tassa per coprire costi non direttamente riferibili al servizio usufruito quindi in quanto tassa perchè gravata ulteriormente di IVA?

  • Giorgio

    Ottimo grazie per i chiarimenti in effetti non avevo notato la differenziazione in tabella…questo mi fa capire che per quanto assurdi siano queste cifre purtroppo sono esatte.
    Ho controllato anche lo strumento di calcolo ed è molto ben fatto rispecchiando bene la realtà.
    Grazie di nuovo.
    Giorgio

    • Risparmio Bolletta Energia

      Prego, in realtà quest’anno non cambia molto, il fatto è che la quota fissa sulle utenze non residenti introdotta il 1 Gennaio 2017 rimane anche nel 2018, e in quanto quota fissa si nota specialmente sui bassi consumi.

  • Giorgio

    Leggevo l’articolo , oltre il fatto di avere il magone ogni volta che arriva una bolletta, le mie spese sono parecchio diverse dalle vostre “stime”.
    Ho un contratto non residente con un consumo di circa 1050kw annuo e una spesa di circa 420€.

    Dalla vostra tabella 300kw/60€ si arriva ad un costo di 16c/€ al kw(60€-11€/300kw)…mentre io lo pago circa il doppio(30c/€).

    Forse nella tabella sopra non sono comprese le tasse sull’intera spesa….infatti aggiungendo l’iva la 22% tornerebbero i conti.

    Potreste confermare o smentire cosi da capire se pago troppo o giusto?

    I conti non sono perfetti ma rendono l’idea del dubbio.
    Ovviamente non è compreso il canone(essendo non residente).

    Grazie
    Giorgio

    • Risparmio Bolletta Energia

      Veramente i 60€ per un consumo di 300 kWh indicati in tabella si riferiscono alle utenze residenti, mentre lei ha un contratto non residente, che come può vedere nella stessa tabella prevede ben altre cifre, legate principalmente alle quote fisse, che non sono di 11€ come sembra indicare nei suoi conteggi ma di oltre 46€.

      L’Iva è inclusa nelle cifre in tabella e comunque per uso domestico è sempre al 10% anche per i non residenti. 

      I suoi 1050 kWh annui, se ha un consumo regolare, corrispondono a 175 kWh al bimestre, una bolletta di basso consumo che non figura nella tabella ma che può calcolare facilmente inserendo i 175 kWh nella tipica distribuzione bioraria (per esempio 60 kWh in fascia F1 e 115 kWh in fascia F23) per il periodo di un bimestre (per esempio dal 4 gennaio 2018 al 4 marzo 2018) nel nostro calcolatore online per utenti domestici.

      Troverà così la sua bolletta tipo di 74,47€, diciamo 75€, che moltiplicata per 6 bollette porta la spesa annua prevedibile per il 2018 a circa 450 euro, come vede con un aumento percentuale rispetto al 2017 piuttosto vicino alle nostre previsioni.

      Se poi vuole calcolare il prezzo al kWh, può togliere dal totale di 75€ le quote fisse di 46,55€ (per trovarle basta inserire consumi pari a zero nel calcolatore, per lo stesso periodo), che possiamo arrotondare a 47, così che il prezzo del kWh risulta (75-47)€/175kWh, pari appunto a circa 16 cts/kWh, che corrisponde infatti al prezzo lordo del kWh, iva compresa, uguale per utenti residenti o non residenti.

      Attenzione però che questa cifra non è assolutamente confrontabile con i prezzi al kWh delle offerte di mercato libero, che includono solo la parte energia (PE), e risultano quindi molto più bassi, ma solo apparentemente, perchè poi in bolletta assommeranno anche le spese di trasporto, le perdite di rete, gli oneri di sistema, l’iva e le accise, potendo alla fine risultare anche molto più alti.

      A disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o informazione.

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