I furbi della bolletta: pagheremo tutti per gli utenti morosi?

In questo periodo, quando mancano meno di due settimane alle elezioni del 4 marzo 2018, sono comparsi sui giornali titoli come: "Bollette della luce non pagate: saremo noi a sborsare per i morosi", oppure "Ora le bollette dei furbetti le dobbiamo pagare noi" o ancora "Bollette elettriche: la morosità sarà pagata da tutti i consumatori" e simili.

Vale la pena di fare un po' di chiarezza perchè questi articoli si riferiscono tutti alla delibera 50/2018 dell'ARERA ma sono talmente lontani dal senso vero di tale provvedimento che si può tranquillamente parlare di fake new per la maggior parte di essi.

Prima di tutto, ha poco senso parlare di "furbetti" della bolletta alla stregua di chi non paga il biglietto sull'autobus, per la ragione molto semplice che chi non paga il biglietto sull'autobus spera di farla franca mentre chi non paga la bolletta resta di sicuro senza corrente. In qualche articolo si parla addirittura di "turismo" tra i gestori per lasciare insolute le bollette passando dall'uno all'altro ma è davvero difficile immaginare in concreto tale pratica e più ancora che possa avere un impatto statisticamente significativo.

Molto più probabilmente, le morosità crescenti non riguardano i clienti domestici ma sono legate alle imprese che chiudono per fallimento lasciando insoluta l'ultima bolletta.

E soprattutto, il provvedimento dell'ARERA non riguarda affatto l'energia consumata dal cliente finale ma solo gli Oneri di Sistema, che rappresentano praticamente una tassa.

In realtà l'energia consumata dal cliente finale moroso non la paga nessuno, ce la rimette il gestore come parte del suo rischio d'impresa, com'è giusto che sia e come accade in qualsiasi altro settore. E' vero che poi il gestore tenderà ad alzare i prezzi per recuperare le perdite ma questo fa parte delle normali dinamiche di mercato e non ha nulla a che fare col provvedimento di cui si parla.

Il problema oggetto della delibera nasce invece dalla circostanza molto specifica, e anche un po' bizzarra, per cui il fornitore di energia non solo svolge la funzione di esattore ma anticipa allo Stato le tasse (gli Oneri di Sistema) incluse nelle bollette prima ancora di averle incassate, così che in caso di morosità del cliente finale si trova nell'esigenza di recuperarle, e poiché non lo considera un rischio di sua competenza chiede di essere rimborsato in qualche modo.

Sembra giusto ma viene da chiedersi: se il gestore si assume la perdita della parte energia, non potrebbe lo Stato fare altrettanto per la sua parte e restituire al gestore le tasse incassate in anticipo per quelle bollette che poi sono risultate insolute? Potrebbe sempre cercare poi di recuperarle dal cliente moroso, che è il suo unico vero debitore.

Ma a quanto pare no, una volta incamerati, gli Oneri di Sistema non tornano più indietro e il gestore si ritrova per così dire col cerino in mano. Proprio per rimediare a questa situazione la nuova delibera prevede appunto il rimborso ai gestori degli oneri già versati e non recuperabili, attraverso un fondo apposito costituito con un'ulteriore componente di costo in bolletta (sugli stessi Oneri di Sistema), che effettivamente andrà a carico di tutti i consumatori.

E' chiaro però che tutto questo ha ben poco a che fare col consumo di energia elettrica ma attiene alla materia fiscale. Se gli oneri di sistema sono in realtà una tassa, perché sono inclusi nella bolletta? Perché dobbiamo pagare le tasse al fornitore di energia, che a sua volta le versa al distributore?

L'anomalia legata alla natura fiscale degli Oneri di Sistema é tanto evidente che la stessa citata delibera 50/2018 ne fa espressa menzione, collocando il provvedimento: "... nelle more dell’unanimemente auspicato riconoscimento della natura fiscale degli oneri generali nella normativa primaria, ...", peraltro in sintonia con le osservazioni dell'ACGM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) che già nel 2017 auspicava un intervento “diretto a riconoscere pienamente la natura fiscale degli oneri (di sistema n.d.r.) e, conseguentemente, a eliminare la necessità di una loro specifica trattazione nell’ambito delle pattuizioni tra venditori e distributori.".

Come si vede, possiamo risparmiare le occhiate storte al vicino in disgrazia che cena con le candele perché gli hanno staccato la corrente: questo futuro aggravio non è colpa dei suoi consumi di energia non pagati ma di un sistema contorto che inserisce in bolletta la raccolta fiscale e che la stessa Autorità auspica possa essere modificato al più presto.

Al momento non è possibile fare previsioni sul reale ammontare del fondo che dovrà reintegrare i gestori delle tasse già versate al distributore e non riscosse dal cliente finale: la stessa delibera dell'ARERA rinvia all'anno prossimo una valutazione quantitativa.

Appena ci saranno informazioni più precise sugli importi relativi a questa nuova componente di costo, ancora tutta da stabilire, sarà nostra cura pubblicarle immediatamente, sembra comunque ragionevole prevedere fin d'ora un'incidenza sostanzialmente trascurabile sulla bolletta di casa.

Commenti

nella bolletta enel di febbraio relativa al bimestre Gen.2018 - Feb.2018 gli oneri di sistema sono passati da 37,69 euro a 66,91 euro . Mi sembra che l'aumento sia notevole. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso la bolletta è passata da 143, 29 a 179,80 euro. Si tratta dei consumi dell'ascensore del condominio. Ma la cosa è regolare?

Per quanto riguarda le utenze domestiche per uso di abitazione residente o non residente, le tariffe del 2018 hanno subito una variazione intorno al 5% o 6% ripetto al 2017 (vedi "Nuove Tariffe 2018" nel menu in alto), mentre la voce Oneri di Sistema è rimasta sostanzialmente invariata.

Per dire qualcosa di più bisognerebbe conoscere la tipologia di contratto e avere altre informazioni, se vuole può allegare la bolletta a un altro commento, possibilmente coprendo i dati sensibili.

nn ho capito nulla...in sostanza pagheremo di più o no?

La risposta precisa è nelle ultime righe dell'articolo.

In parole semplici, anche se approssimative, si può prevedere un aumento, probabilmente a partire dall'anno prossimo, dell'ordine di qualche decina di centesimi in bolletta, comunque generalmente inferiore a un euro, legato alla delibera 50/2018.

Deve però essere chiaro che non un solo centesimo di queste somme andrà a beneficio di un solo utente moroso: gli utenti morosi non ne trarranno nessun vantaggio e in caso di mancato pagamento subiranno il distacco della corrente esattamente come prima della delibera 50/2018, che per quanto riguarda le condizioni applicate ai clienti morosi non cambia assolutamente niente.

In pratica nessuno paga la bolletta di nessun altro, per questo la notizia secondo cui le bollette dei morosi saranno pagate dagli altri consumatori è una bufala.

Siccome non sono capace di gestire un problema - lo scarico sugli onesti -
Occorre essere come i francesi, quando dicono NO è NO!
E loro di rivoluzioni se ne intendono.
Noi italiani non sapiamo neanche fare rispettare i contratti che i cittadini fanno con gli Enti Pubblici, gli Enti hanno la possibilità di cambiare le regole durante il gioco, il cittadino NO!
Ed la Magistratura non tutela l'interesse Comune ma solo di quella parte che gli garantisce qualcosa in più -
PECCATO !

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