Un gentile lettore ci rivolge un interessante quesito su una casa utilizzata prevalentemente nei periodi festivi di Natale e Pasqua e un mese d’estate: ci chiede se sia conveniente un contratto per uso residente (tariffa D2 più economica) su cui però andrebbe pagato anche il Canone Rai, o un contratto per uso non residente (tariffa D3 più cara) su cui non dovrebbe pagare il Canone Rai.
Poichè la questione può riguardare anche altri lettori, dedichiamo questo articolo alla risposta.
Com’è facile verificare con il nostro strumento di verifica bolletta, nei periodi in cui la casa non è abitata, quindi con consumi pari a zero, la bolletta bimestrale in tariffa D3 non residente costa circa 12 € in più rispetto alla tariffa D2 residente, il che significa una differenza di circa 70 € all’anno tra tariffa residente e non residente, legata esclusivamente al maggior costo delle quote fisse, nell’ipotesi appunto di un consumo azzerato.
Sembrerebbe quindi che la tariffa D3 non residente possa risultare conveniente (e in questo caso aderente alla realtà), per una casa che resta disabitata per tutto l’anno, dato un maggior costo annuale di 70 € e un risparmio di 100 € sul Canone Rai.
Ma se ci sono dei consumi, anche ridotti, ecco che il discorso può cambiare completamente di segno, perchè la tariffa D3 non residente prevede un maggior costo anche del singolo kWh consumato, oltre che delle quote fisse mensili.
Non è possibile indicare la soglia di consumi precisa oltre la quale il contratto D2 residente con Canone Rai diventa conveniente rispetto al contratto D3 non residente senza Canone Rai, perchè dipende anche dalla distribuzione dei consumi e dalle tariffe future, ma in termini approssimativi si può calcolare intorno a un consumo di 200 kWh complessivi all’anno.
Se per esempio si prevede un consumo di 300 o più kWh all’anno, la tariffa D3 non residente comporta un maggior costo rispetto alla tariffa D2 residente superiore ai 100 euro e perciò risulta conveniente pagare il Canone Rai e avere un contratto residente.
In linea generale, anche per un uso limitato alle vacanze di Pasqua, Natale e un mese estivo, sembra quindi consigliabile un contratto per uso residente in tariffa D2 con pagamento del Canone Rai.
Forse il contratto non residente in tariffa D3 potrebbe offrire una piccola convenienza nel caso di consumi estremamente contenuti nei periodi in cui si utilizza la casa, ma anche limitando all’osso i consumi si otterrebbe comunque un risparmio di pochi euro all’anno, mentre se anche una sola volta si dovessero sforare, per qualsiasi ragione, si rischierebbe di bruciare tutti i precedenti risparmi e di pagarla cara.
Per tutte queste ragioni, in una situazione del genere appare preferibile il contratto in tariffa D2 residente, naturalmente se si hanno i requisiti per poterlo stipulare, anche se comporta il pagamento del Canone Rai.