In base al meccanismo tariffario a scaglioni di consumo, il prezzo che paghiamo per un kWh non è sempre lo stesso ma dipende da quanti kWh abbiamo consumato in un determinato periodo.
In fondo siamo abbastanza abituati a pensare che il prezzo unitario di un certo prodotto può variare in base al quantitativo che ne acquistiamo, solo che in genere il prezzo diminuisce con l’aumentare della quantità acquistata, come per esempio nel caso degli acquisti all’ingrosso o delle offerte 3 X 2.
Certi listini hanno proprio una struttura di questo tipo: indicano un determinato prezzo per l’acquisto di un solo prodotto, un prezzo inferiore per l’acquisto di 10 prodotti, un prezzo ancora più basso per l’acquisto di 100 e così via. Si tratta chiaramente di un meccanismo rivolto a incentivare il compratore ad acquistare un numero elevato di articoli: più ne acquisti più risparmi su ciascun articolo.
Ebbene, gli scaglioni di consumo per le tariffe elettriche funzionano esattamente al contrario: più kWh consumi più paghi per ciascun kWh consumato. L’obiettivo di questo meccanismo progressivo è ovviamente l’opposto di quello descritto sopra (degressivo): si propone di incentivare l’utente ad acquistare una quantità limitata di kWh, in altre parole si tratta di un meccanismo rivolto a scoraggiare i consumi di energia, infatti nasce durante gli anni della crisi energetica proprio a questo scopo e si mantiene in vigore ancora adesso.
Sotto questo profilo ricorda per esempio le aliquote delle imposte dirette, anch’esse progressive, in quanto più elevate per i redditi più alti, dove però lo scopo del meccanismo è piuttosto la giustizia sociale.
Questo genere di meccanismi si basa su diversi scaglioni definiti da una certa soglia, che una volta superata fa scattare i prezzi dello scaglione superiore.
Per le tariffe elettriche sono previsti quattro scaglioni definiti da queste soglie di consumo:
1° Scaglione) Consumi fino a 1800 kWh all’anno
2° Scaglione) Consumi oltre 1800 kWh e fino a 2640 kWh all’anno;
3° Scaglione) Consumi oltre 2640 kWh e fino a 4440 kWh all’anno;
4° Scaglione) Consumi oltre 4440 kWh all’anno.
Le tariffe attualmente in vigore dal 2016 prevedono i seguenti prezzi per kWh (comprese imposte e Iva) nei diversi scaglioni:
1° scaglione) 12,60 cts
2° scaglione) 20,84 cts
3° scaglione) 31,37 cts
4° scaglione) 28,88 cts
Sono prezzi validi per i consumi in fascia oraria a basso costo (F23) nei contratti a tariffa bioraria, per i kWh consumati in fascia oraria ad alto costo bisogna aggiungere 0,89 cts a ciascuno scaglione.
Ogni tariffa si applica ai kWh consumati in quello specifico scaglione, per esempio un consumo di 6000 kWh comporta il pagamento di 1800 kWh del 1° scaglione al prezzo di 12,60 cts l’uno, più 840 kWh al prezzo del 2° scaglione di 20,84 cts, più 1800 kWh al prezzo del 3° scaglione di 31,37 cts, più i residui 1560 kWh al prezzo di 28,88 cts.
Come si vede, la differenza tra gli scaglioni è notevole, soprattutto a partire dal 3° scaglione, dove un kWh costa quasi il triplo di un kWh del 1° scaglione!
Si tratta quindi di un incentivo importante a limitare il consumo, al contrario della differenza tra fascia oraria F23 a basso costo e fascia oraria F1 ad alto costo, che vale solo 0,89 centesimi lordi a kWh ed è quindi pressochè irrilevante.
Perciò, se volete davvero risparmiare vi conviene tenere d’occhio le soglie di consumo e cercare di non sforare nello scaglione successivo,mentre servirà a ben poco spostare i consumi in orari notturni, a rischio di litigare con i vicini per il rumore della lavatrice.