Un lettore ci segnala la sua perplessità su una bolletta da oltre 120 euro per un consumo pressochè irrilevante, inferiore ai 40 kWh, per i quali fino all’anno scorso pagava mediamente sugli 80 euro, si tratta quindi di approfondire come mai la prima bolletta del 2016 presenta un aumento del 50% rispetto alla media delle bollette precedenti .
Diciamo subito che non si tratta di uso domestico D2 o D3 ma di un ufficio con tariffa per altri usi fino a 3 kW di potenza impegnata, tuttavia anche così l’importo totale non corrisponde a quanto ci si potrebbe aspettare per una bolletta bimestrale dovuta quasi interamente alle quote fisse, dato il consumo estremamente limitato, in base ai prezzi stabiliti dall’Autorità dell’Energia per la tariffa BTA2 applicabile a questa tipologia di utenza.
Anche le cifre indicate nella sintesi degli importi fatturati, di circa 29 euro per la materia energia, altri 29 euro per trasporto e gestione del contatore e circa 42 euro di oneri di sistema non corrispondono alla quota fissa relativa a queste voci di spesa per la durata di due mesi, quello che attira l’attenzione però è che invece sembrano corrispondere esattamente alla quota fissa per la durata di tre mesi!
E qui sorge il dubbio, perchè la bolletta appare riferita al periodo dal 31 Dicembre 2015 al 3 marzo 2016, e quindi supera effettivamente la durata di un bimestre.
Sembrerebbe che la bolletta copra le quote fisse di tre mesi e non di due, come invece avviene di solito, questo spiegherebbe l’anomalia e un costo superiore alla media di quasi il 50%, infatti a fronte di consumi così ridotti la bolletta è costituita quasi interamente dalle quote fisse, che calcolate su tre mesi invece di due possono produrre proprio un aumento di questo tipo.
E’ possibile perciò che la bolletta includa la quota fissa dell’intero mese di marzo 2016, anche se i consumi sono calcolati solo sui primi 3 giorni, oltre alle quote fisse di gennaio e febbraio 2016.
Il consiglio che diamo al lettore, e a chiunque sia rimasto perplesso di fronte a una bolletta con caratteristiche simili, è di consultare la versione di dettaglio della bolletta, che può essere richiesta a Enel Servizio Elettrico o visionata sul suo sito web dopo essersi registrati.
Oppure, più rapidamente, potete consultare il nostro strumento di Verifica della Bolletta Enel, e controllare nel riquadro “Dettaglio Importi Bolletta” per quanti mesi sono applicate le quote fisse in base alle date di inizio e fine del periodo fatturato.
Nella versione di dettaglio appare specificato a quale periodo sono riferite le quote fisse, se effettivamente sono applicate su tre mesi invece dei soliti due mesi, questo potrebbe spiegare l’apparente anomalia, che comunque non dovrebbe più ripresentarsi sulle bollette successive.
2 commenti
Confermo anch’io spese fisse trimestrali per la prima “bolletta 2.0” Enel D3 non residente (scovate online). Ma scriverlo esplicitamente anche nella nuova bolletta “chiara” e “semplificata” no, eh?
Confermo che le quote fisse in questa prima bolletta dell’ anno sono da moltiplicare per tre mesi. Bisogna verificarlo andando a visionare il sito di Enel Servizio Elettrico nella sezione condizioni economiche e cercare di estrapolarlo dalle spese indicate in bolletta, visto che nella nuova edizione “chiara e semplice” non è possibile capirlo.