La sera del 30 Marzo 2016 è uscito su varie Agenzie di Stampa l’annuncio di un forte ribasso delle nuove tariffe dell’energia pubblicate dall’Autorità per l’Energia, che entreranno in vigore il 1 Aprile 2016: del 5% per la luce elettrica e del 9,8% per il gas.
La notizia riprende un comunicato stampa diffuso dalla stessa Autorità dell’Energia intitolato appunto “Energia: da aprile in forte riduzione le bollette italiane, elettricità -5%, quasi -10% il calo del gas”.
Confessiamo che il tono ci ha ricordato un analogo comunicato stampa emesso il 28 Dicembre 2015 al momento della pubblicazione delle nuove tariffe del 2016, intitolato “Energia: dal 1° gennaio 2016 doppio calo per le bollette italiane, elettricità -1,2% gas -3,3%, sull’anno risparmi per quasi 60 euro”, mentre in realtà doveva essere già chiaro che le nuove tariffe segnavano un forte aumento delle bollette dai consumi più bassi, come avevamo segnalato subito in questo articolo Bollette elettriche del 2016: tagliate o aumentate, poi purtroppo ampiamente confermato dai fatti e dalle segnalazioni dei lettori, alcuni dei quali hanno parlato apertamente di “un bagno di sangue” provocato dalle nuove tariffe del 2016 nelle prime bollette dell’anno.
Si può perciò capire una certa perplessità di fronte a quest’altro annuncio ancora più ottimistico, che oltre tutto si apre con le inquietanti parole: “Dopo i ribassi già registrati per i primi tre mesi dell’anno, ….”.
Siamo quindi andati subito a controllare le nuove tariffe appena pubblicate con un atteggiamento di sincera e motivata diffidenza per verificare se questa volta l’ottimismo dell’Autorità per l’Energia fosse fondato sui fatti; per sicurezza abbiamo fatto anche alcune simulazioni delle nuove bollette del secondo trimestre con le nuove tariffe, in modo da accertare in concreto le reali variazioni rispetto alle bollette del primo trimestre del 2016.
Ebbene, siamo davvero felici di poter rassicurare in pieno gli utenti: questa volta è vero, con le nuove tariffe in vigore dal 1 Aprile le bollette del secondo trimestre caleranno del 5% e in certi casi anche di più! E non è un Pesce d’Aprile.
Il cuore del ribasso sta nei nuovi prezzi per kWh della cosiddetta PE, la “Parte Energia”, quella parte del prezzo che si trova in concorrenza con le tariffe del mercato libero.
Per esempio, nella tariffa D2 bioraria per uso domestico residente, di gran lunga la più diffusa, il prezzo della Parte Energia (PE) registra un calo davvero importante, pari a -17%, passando da 6,111 a 5,066 centesimi nella fascia oraria F1 (detta anche “Fascia Arancione” e “Ore Piene”) e da 5,298 a 4,394 centesimi nella fascia oraria F23 (detta anche “Fascia Blu” e “Ore Vuote”).
Dato che le quote fisse e le altre componenti riferibili ai servizi di rete (spese di trasporto e gestione del contatore, e oneri di sistema) restano pressochè invariate, una tale sforbiciata sui prezzi della parte energia porterà certamente un risparmio significativo sulle nuove bollette, che anche a noi sembra effettivamente di poter valutare, stando alle prime simulazioni, intorno al 5% e forse qualcosa in più.
Nello specifico, ecco alcuni risultati delle simulazioni di bollette bimestrali in tariffa D2 bioraria per uso domestico residente:
– l’utente tipico con un consumo di 450 kWh, di cui 150 in F1 e 300 in F23, che alle tariffe del primo trimestre pagava una bolletta di 86 €, con le nuove tariffe pagherà 81 €, con un risparmio vicino al 6%;
– l’utente a bassi consumi, con 300 kWh totali, passerà da una bolletta di 53 € a una da 50 €, anche qui con un calo del 6%;
– l’utente dai consumi elevati, con 900 kWh totali, passerà invece da una bolletta sui 224 € a una bolletta da 215 €, con un risparmio intorno al 4%.