Quando la tariffa D2 per uso residente costa più della D3

Sapevate che in base alle nuove tariffe del 2016, chi consuma oltre 6300 kWh all'anno paga di più con la tariffa D2 per residenti e 3 kW di potenza impegnata che con la tariffa D3 per non residenti e 4,5 kW di potenza impegnata?

Può sembrare assurdo ma è così: in altre parole, se la vostra bolletta bimestrale media con tariffa D2 per uso domestico residente con 3 kW di potenza impegnata supera i 270 euro, potrebbe convenirvi chiedere la tariffa per non residenti con 4,5 kW di potenza impegnata, paghereste di meno in bolletta!

In pratica, dato il profilo tipico con un terzo dei consumi in fascia oraria F1 ad alto costo e due terzi in fascia F23 a basso costo:

  • per un consumo bimestrale medio inferiore a 1050 kWh totali in bolletta (pari a 6300 kWh all'anno), ossia per una bolletta inferiore a 270 euro (alle tariffe del primo trimestre del 2016), la tariffa D2 per residenti risulta conveniente rispetto alla tariffa D3;
  • per un consumo di 1050 kWh le due bollette con le tariffe D2 e D3 si equivalgono e costano circa 270 euro;
  • per bollette superiori ai 270 euro, corrispondenti a un consumo che supera i 1050 kWh totali in bolletta, la tariffa D3 risulta conveniente rispetto alla tariffa D2.

Certo, i consumi così elevati non sono comuni, rimane però paradossale che la tariffa D2 che dovrebbe essere sempre vantaggiosa per due motivi, in quanto per uso residente e con una potenza impegnata inferiore (di 3 kW invece di 4,5 kW), possa risultare invece, in determinate circostanze, sia pure estreme, più cara della tariffa D3.

Anche perchè col crescere dei consumi la convenienza della tariffa D3, legata al minor costo del kWh dello scaglione più alto, può diventare significativa.

Per esempio:

  • per un consumo di 1200 kWh in bolletta (7200 kWh/anno) la bolletta con tariffa D2 costa 312 euro contro 304 della D3;
  • per 1400 kWh la bolletta D2 costa 356 euro contro 340 euro della D3;
  • per 1500 kWh la bolletta D2 costa 400 euro contro 376 euro della D3;

Qui ci fermiamo perchè si tratta di consumi davvero molto elevati, ma se qualcuno fosse interessato a confrontare cifre ancora più alte può utilizzare il nostro strumento online Verifica la bolletta Enel e verificare i costi per i diversi consumi nelle due tariffe

In ogni caso è chiaro che si tratta di consumi così elevati da interessare una percentuale davvero minima degli utenti serviti in regime di maggior tutela per uso residente, che per la stragrande maggioranza pagano bollette che non superano i 200 euro e comunque raramente arrivano ai 270 euro di media che rappresentano la soglia in cui le tariffe D2 e D3 si pareggiano.

Tuttavia è un fenomeno curioso, prodotto sicuramente dalla logica di fondo delle nuove tariffe del 2016, che tendono ad avere quote fisse più alte e prezzi per kWh più bassi specialmente negli ultimi scaglioni, in modo da penalizzare i consumi più bassi e favorire i consumi più elevati, o per meglio dire in modo da alleggerire la pressione sui consumi più elevati, modulata appunto dalla progressività del meccanismo a scaglioni, decisamente ridotta nel 2016 rispetto al 2015.

Un'impostazione di fondo che ha interessato entrambe le tariffe D2 e D3 ma in modo decisamente più accentuato la tariffa D3 per non residenti, dove il prezzo del Kwh dell'ultimo scaglione al netto delle imposte è sceso a 19,20 centesimi, risultando quindi nettamente inferiore al prezzo di 23,98 centesimi del corrispondente kWh dell'ultimo scaglione della tariffa D2 per residenti, così che oltre una certa soglia, come dicevamo, più aumentano i consumi e più la tariffa D3 per non residenti diventa conveniente rispetto alla tariffa D2 per residenti.

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