Oneri di Sistema nella bolletta Enel Elettricità

Per informazioni più specifiche sulla quota fissa di 135€/anno (11,25€ mensili, 22,50€ in bolletta) introdotta nel 2017 a carico degli utenti domestici non residenti, consultare: Bolletta non residente 2017: quanto aumenta realmente.

La voce "Spesa per Oneri di Sistema" è la terza delle tre voci di spesa principali, dopo Spesa per la Materia Energia e Spesa per il Trasporto e la Gestione del Contatore, che siamo ormai abituati a trovare nella prima pagina della bolletta Enel per l'elettricità (nella versione 2.0 utilizzata a partire dal 1 Gennaio 2016).

Poichè rappresenta una parte consistente del totale in bolletta, è naturale per l'utente chiedersi cosa vuol dire Oneri di Sistema, cosa significa in concreto questa voce, quanto e come incide sul totale da pagare, a che tipo di costi si riferisce e in definitiva dove vanno a finire i soldi pagati. Cercheremo di rispondere a queste domande nel modo più chiaro possibile (in caso di dubbi, osservazioni o domande, lasciate pure un commento in fondo all'articolo, saremo lieti di approfondire).

Prima di tutto è bene sapere che i costi degli Oneri di Sistema sono stabiliti con cadenza trimestrale dall'Autorità per l'Energia e valgono sia per gli utenti in regime di maggior tutela che per quelli sul mercato libero. Non rientrano quindi nella discrezionalità riservata al mercato libero e a parità di condizioni e consumi dovrebbero risultare uguali nelle diverse bollette.

Detto questo, vediamo quanto incide la spesa per oneri di sistema sul totale della bolletta per l'energia elettrica. Nel caso tipico dell'utente domestico residente in regime di maggior tutela, che consuma circa 450 kWh al bimestre e paga una bolletta intorno agli 80€ - 85€, la spesa per oneri di sistema ammonta a circa 17€ - 18€ più Iva, e incide quindi per una percentuale di circa il 22% del totale, poco meno di un quarto.

L'utente domestico non residente, per lo stesso consumo bimestrale di 450 kWh paga invece un totale in bolletta di 115€ - 120€, di cui circa 40€ (più iva) per gli oneri di sistema, che incidono così per una quota ben superiore, intorno al 38%, oltre un terzo del totale da pagare.

Questa differenza dipende dal fatto che a partire dal 2017 gli utenti domestici non residenti pagano una quota fissa per Oneri di Sistema di 135€ all'anno (di cui abbiamo parlato specificamente nell'articolo Tariffe 2017: novità nei prezzi per uso non residente), che invece non è prevista per gli utenti residenti. A parità di consumi, gli Oneri di Sistema degli utenti non residenti sono quindi più cari di 11,25€ (più Iva) per ogni mese fatturato, rispetto all'equivalente bolletta dell'utente residente.

Gli introiti derivati dalla quota fissa di 135€ a carico dei soli utenti non residenti sono interamente destinati ai cosiddetti "Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate". Chiariremo più avanti le varie destinazioni delle somme pagate per gli Oneri di Sistema ma per chi ama andare subito al nocciolo della questione possiamo anticipare che la maggior parte dell'importo di questa voce (oltre il 75%) va proprio a sovvenzionare le fonti di energia rinnovabili, principalmente il fotovoltaico.

Percentuali minori vanno poi all'industria e allo smaltimento del vecchio nucleare, fino agli aiuti per gli utenti disagiati, secondo criteri che sembrano avvicinarsi più alla logica di un'imposizione fiscale piuttosto che a veri costi d'impresa, come si vedrà.

Comunque non sono costi nuovi: fino al 2015 i costi inclusi in questa voce rientravano nella voce più generale "Spesa per Servizi di Rete", che con la Bolletta 2.0 in vigore dal 1 Gennaio 2016 è stata scorporata nelle due voci "Spesa per Oneri di Sistema", in esame qui, e "Spesa per il trasporto e la gestione del contatore" di cui abbiamo parlato nell'articolo Trasporto e gestione del contatore nella bolletta elettrica).

Perciò, anche se la voce Oneri di Sistema è relativamente nuova perchè compare in bolletta solo dal 2016, in realtà le componenti di costo che rappresenta c'erano anche prima, aggregate sotto la voce Servizi di Rete, e lo stesso discorso vale per la voce Trasporto e la gestione del contatore: queste voci non rappresentano costi nuovi ma semplicemente nuove denominazioni di costi che fino al 2015 rientravano sotto un'altra voce. Crediamo opportuno precisarlo perchè alcuni utenti si sono mostrati disorientati e a volte anche irritati per la presenza in bolletta di due nuove voci non immediatamente decifrabili che spesso rappresentano insieme oltre metà del totale, ma si tratta solo di una nuova aggregazione delle stesse componenti di costo che c'erano anche prima come Servizi di Rete.

Ecco in dettaglio le singole componenti di costo che sommate tra loro vanno a costituire l'importo della voce "Spesa per Oneri di Sistema", con le rispettive percentuali calcolate in base ai prezzi per kWh del primo Trimestre 2017 (nello scaglione superiore). Sono in numero di nove:

  • 77,0% Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
  • 12,5% Agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia (Ae)
  • 4,1% Promozione dell'efficienza energetica negli usi finali (UC7)
  • 2,7% Oneri Nucleari (Decommissioning nucleare) (A2)
  • 1% Compensazioni per le imprese elettriche minori (UC4)
  • 1% Sostegno alla ricerca di sistema (A5)
  • 0,8% Agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario (A4)
  • 0,6% Oneri per il bonus elettrico (As)
  • 0,3% Compensazioni territoriali agli enti locali che ospitano impianti nucleari (MCT)

Esaminiamo le più importanti in ordine di grandezza, a partire dalla componente A3 (Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate) che fa la parte del leone in quanto assorbe il 77% del totale, vale a dire che per ogni ogni euro pagato per oneri di sistema, 77 centesimi sono destinati a incentivi per le fonti rinnovabili e assimilate.

La componente A3 è descritta in questi termini dall'Autorità per l'Energia:

....finanzia sia l'incentivazione del fotovoltaico sia il sistema del Cip 6, che incentiva le fonti rinnovabili e assimilate (impianti alimentati da combustibili fossili e da combustibili di processo quali scarti di raffineria etc.

Scopriamo così che la parola "assimilate" nell'espressione Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate, si riferisce anche alle centrali a carbone e agli inceneritori di rifiuti, come stabilito appunto dal Cip 6, una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi del 1992.

La seconda in ordine di grandezza è la componente Ae (Agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia), che preleva altri 12 centesimi e mezzo dal nostro euro pagato per oneri di sistema. Si tratta di una novità del 2017, perchè nel 2016 la somma destinata a tale componente era pari a zero.

Comunque, la componente Ae (Agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia) è destinata:

....a finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere con elevati consumi di energia elettrica prevista dall'art. 39 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83.

In pratica rappresenta un contributo offerto alle industrie che consumano più energia elettrica.

Segue a distanza la componente UC7 (Promozione dell'efficienza energetica negli usi finali), che assorbe altri 4,1 centesimi ed è destinata:

....alla copertura degli oneri derivanti da misure ed interventi per la promozione dell'efficienza energetica negli usi finali....

Chi fosse interessato ad approfondire il significato delle singole componenti può trovare le rispettive definizioni complete sul sito dell'Autorità per l'Energia alla pagina Gli oneri generali di sistema, qui tratteremo ancora la quarta voce in ordine di grandezza, ossia la componente A2 (Decommissioning nucleare, ovvero Oneri Nucleari), che assorbe il 2,7% degli Oneri di sistema, destinata

....alla copertura dei costi per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse (Latina, Caorso, Trino Vercellese, Garigliano), alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare e alle attività connesse e conseguenti, svolte dalla società Sogin. Secondo quanto previsto dalle leggi finanziarie 2005 e 2006, una parte del gettito della componente A2, pari a circa 100 milioni l'anno, viene destinato al bilancio dello Stato.

Il fatto che questa componente sia almeno in parte destinata al bilancio dello Stato potrebbe suggerire che si tratti in realtà di una tassa, e a pensarci bene si potrebbe sollevare lo stesso dubbio sulla vera natura dell'intera voce "Oneri di Sistema".

In effetti, le componenti della voce Oneri di Sistema non sembrano rispondere a costi direttamente legati alla produzione o al trasporto dell'energia che arriva nelle nostre case, ma ad altri principi ed esigenze di valore più generale che attengono allo sviluppo e al benessere sociale, come dimostra in particolare il cosiddetto Bonus elettrico destinato ai clienti domestici in stato di disagio fisico o economico (la componente As, a cui va appena lo 0,6%, neppure un centesimo del nostro euro).

In sintesi, mentre le voci di spesa "Materia Energia" e "Trasporto e Gestione del Contatore" si riferiscono a costi sostenuti necessariamente per consentire l'erogazione del servizio, quel genere di costi che qualsiasi impresa commerciale dovrebbe comunque imputare al cliente finale se non vuole andare in perdita, la voce Oneri di Sistema aggrega costi di natura diversa, più simili a imposte vere e proprie in quanto destinati ad attività che non sono collegate direttamente al servizio fornito al cliente ma rivolte piuttosto all'interesse generale della collettività (o almeno si spera).

Commenti

che schifo se hai una seconda casa e' meglio comperare un generatore forse se non la usi molto spendi meno
e non gli dai il gusto di rapinarti.porci!!!!!!

purtroppo investire i pochi risparmi in mattoni non conviene piu'.ho una piccola casetta in collina e sto pensando
di comperarmi un generatore di corrente,forse alla fine spendo meno.con tutte le tasse che mettono sulla seconda
casa in pochi anni te la mangiano.che schifo!!!!!!

La spesa per oneri del Sistema , su bolletta di non residente, è un furto legalizzato. E mai possibile che da gennaio 2017 la bolletta è il doppio ? Sono più le spese che il consumo di energia. Pazzesco......

Ho un monolocale di 30 mq come seconda casa in montagna, bolletta ENEL Gen-Feb 2017 € 47,92- consumo Kw 0. Lo scorso anno stesso periodo € 22,97- consumo Kw 0. La ragione è dovuta agli Oneri di Sistema introdotti da Gennaio 2017. A me sembrava già alta la bolletta dello scorso anno ora mi sembra veramente un furto. Il mese scorso ho protestato con l’Enel e mi hanno detto che se volevo potevo chiudere il contratto con loro e cercare un altro operatore, ma non so quante società x l’energia elettrica sarebbero interessate a contratti con privati con consumi bassi. Questi Oneri di Sistema sono solo ENEL o li applicano tutti gli operatori elettrici? Qualcuno mi sa dare la risposta? Certo bisognerebbe coinvolgere qualche associazione di consumatori x protestare contro queste ingiustizie perchè vengono penalizzati e in un certo modo anche ricattati, proprio gli utenti che per varie ragioni consumano poca energia.
Ci sarebbe anche da protestare con quei comuni che fanno pagare la TARI (tassa smaltimento rifiuti urbani) più alta proprio ai proprietari di case vacanze, che utilizzano un servizio solo per periodi limitati, mentre per le prime case tengono tariffe molto più basse, anche se proprio i residenti sono quelli che ne usufruiscono maggiormente. Ci vorrebbe una legge nazionale omogenea per non lasciare ai comuni la possibilità di fare cassa a loro piacimento. Poi ovviamente chi ha una seconda casa paga già una TARI e per tutto l’anno nel comune dove è residente

Dichiarazione del gestore : Nel 2017 le utenze non domestiche con potenza impegnata superiore a 1,5 kW pagano per Oneri di Sistema una quota fissa di 142 € all'anno
Nel contratto sottoscritto col gestore leggo :Potenza contrattualmente impegnata 1,5 Kw
e poi sotto leggo: Potenza disponibile 1,7 Kw ( fatta ad hoc per superare 1,5 kw di cui la tassa?)
Penso si dovrebbe analizzare da parte di legali questa furbata, può darsi qualcosa si riesce a spuntarla!

Il suo contratto, se effettivamente rientra nella tipologia "utenze non domestiche", come indicato nel commento, non deve pagare i 142 euro di quota fissa. Può verificare facilmente la sua tipologia di utenza nella sezione DATI FORNITURA visibile in alto nella bolletta, alla voce "Tipologia Cliente".

Dobbiamo sottolineare che le utenze non domestiche sono riferite a luoghi non di abitazione, come un magazzino, un ufficio, una serra, un negozio etc. Se invece si tratta di un'utenza "Domestica non residente", ossia un luogo destinato all'abitazione, ancorchè non residente, la quota fissa è di 135 euro e non dipende dalla potenza impegnata.

Preferiamo precisarlo subito per evitare possibili confusioni anche negli altri lettori: le "utenze non domestiche" pagano 142 euro di quota fissa solo se superano la potenza impegnata di 1,5 kW, mentre le "utenze domestiche non residenti" pagano 135 euro di quota fissa in ogni caso, quale che sia la potenza impegnata. Sono due tipologie di utenze diverse, con regole diverse.

La risposta che segue non si riferisce quindi alle utenze di tipo "Domestico non residente" ma solo alle utenze realmente non domestiche, ossia destinate a luoghi non di abitazione, come uffici, negozi etc.

Nel caso specifico si applica infatti la tabella allegata alla Delibera del 29 dicembre 2016  814/2016/R/com, che prevede una quota fissa annua per le "Altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kW  con potenza impegnata superiore a 1,5 kW", mentre non  pagano alcuna quota fissa le "Altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kW con potenza impegnata non superiore a 1,5 kW" (laddove l'espressione "Altre utenze" sta a indicare appunto utenze diverse da quelle domestiche, ossia utenze non di abitazione).

E' evidente che un contratto non domestico con "Potenza contrattualmente impegnata 1,5 Kw" rientra in quest'ultima categoria e quindi non deve pagare alcuna quota fissa per Oneri di Sistema. La potenza disponibile è sempre lievemente superiore alla potenza impegnata ma la soglia di 1,5 kW è stabilita rispetto alla potenza impegnata, per cui non cambia niente.

La dichiarazione del gestore riportata corrisponde quindi alla normativa, la buona notizia è che il suo contratto, se effettivamente riferibile a un'utenza non domestica, non paga i 142 euro annuali.

O almeno non dovrebbe pagarli, se invece se li trova addebitati in bolletta c'è qualcosa che non va; se vuole può allegare la bolletta a un altro commento, eventualmente coprendo i dati sensibili.

Non risulta un quesito a quella data, forse c'è stato un disguido nell'invio, comunque non risulta.

Chiedo scusa,nel commento inviato il 24 Aprile scorso,ma non vi è pervenuto,menzionavo la voce oneri di sistema che pago con un contratto garage altri usi con potenza di KW 1,5. Ho telefonato al gestore elettrico mi hanno risposto che devo pagare comunque. Domanda:" A chi mi devo rivolgere per avere il rimborso e non pagare più questa voce"? Grazie.

Chiedo scusa,nel commento inviato il 24 Aprile scorso,ma non vi è pervenuto,menzionavo la voce oneri di sistema che pago con un contratto garage altri usi con potenza di KW 1,5. Ho telefonato al gestore elettrico mi hganno detto che devo pagare comunque. Domada a chi mi devo rivolgere per avere il rimborso e non pagare più questa vove? Grazie.

Buongiorno ho letto la vs risposta su chi dovrebbe pagare gli oneri di sistema,voi dite che bisogna escludere chi contrattualmente ha una potenza impegnata fino a 1,5 KW.
Chiamate l'Enel e sentite cosa vi risponderà " dicono che non è vero niente,basta andare sul sito dell'Autorità dell'Energia Elettrica e li' capirà" questa è stata la risposta.
Saluti

Infatti il link di cui sopra della Delibera del 29 dicembre 2016  814/2016/R/com rimanda proprio al sito ufficiale dell'Autorità per l'Energia, da cui si può scaricare la tabella allegata alla delibera, che stabilisce ufficialmente le quote per oneri di sistema del 2017.

E sulla tabella si legge chiaramente che per le "Tipologie di contratto di cui comma 2.2 del TIT - lett. d)" (utenze non domestiche) la quota fissa per punto di prelievo si applica alle "Altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kW con potenza impegnata superiore a 1,5 kW" ma non si applica alle "Altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kW  con potenza impegnata non superiore a 1,5 kW".

E' veramente molto chiaro: la quota fissa si applica solo ai contratti di tipologia "Altre utenze" (ossia non domestiche) con potenza impegnata superiore a 1,5 kW, perciò non si applica ai contratti "Altre utenze" (ossia non domestiche) con potenza impegnata pari o inferiore a 1,5 kW.

Non sappiamo perchè al servizio clienti dicano una cosa diversa ma la normativa sembra davvero esplicita e inequivocabile (stiamo parlando sempre delle utenze non domestiche di cui alla lett. d, la quota fissa di 135 euro per le utenze domestiche non residenti di cui alla lett. a si applica invece a tutti i contratti indipendentemente dalla potenza impegnata, come si evince dalla stessa tabella ).

Forse la formulazione "Altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kW  con potenza impegnata superiore a 1,5 kW", che definisce l'ambito di applicazione della quota fissa con un limite massimo e un limite minimo non omogenei (in quanto il limite massimo di 16,5 kW è riferito alla potenza disponibile mentre il limite minimo di 1,5 kW è riferito alla potenza impegnata) può aver creato confusione ma a una lettura attenta appare evidente che comunque la soglia minima di 1,5 kW si riferisce alla potenza impegnata, dato che così è scritto in parole chiare, e poco importa che il limite massimo di 16,5 kW si riferisca invece alla potenza disponibile.

Pertanto, normativa vigente alla mano, tratta precisamente dal sito dell'Autorità dell'Energia, i contratti per utenze non domestiche con potenza impegnata di 1,5 kW non dovrebbero pagare quota fissa per Oneri di Sistema (da non confondere con le utenze domestiche non residenti, che invece la pagano in ogni caso). 

A chi sostiene il contrario si può solo indicare la delibera dell'Autorità per l'Energia che abbiamo linkato sopra e le definizioni riportate nella tabella allegata alla stessa delibera, che come si è visto riferiscono chiaramente la soglia minima di 1,5 kW alla potenza impegnata e non alla potenza disponibile.

Però sembra strano un errore così, sarebbe interessante vedere una bolletta di questo genere, se fosse possibile allegarla a un commento, coprendo i dati sensibili.

Stiamo ricevendo le immagini di alcune bollette con potenza impegnata non superiore a 1,5 kW che pagano la quota fissa per oneri di sistema ma finora sono tutte di utenza "Domestica non Residente", e quindi corrette.

Prima di tutto ringraziamo la cortesia dei lettori che ci permette di approfondire la questione, tuttavia il quesito iniziale, come le nostre successive risposte, si riferiva a "utenze non domestiche".

E' facile confonderle ma sono due tipologie diverse: le utenze domestiche sono di abitazione, residente o non residente, mentre le utenze non domestiche sono riferite a usi diversi dall'abitazione.

In particolare, le utenze domestiche non residenti pagano tutte 135 euro di quota fissa annuale indipendentemente dalla potenza impegnata mentre le  utenze non domestiche (non di abitazione) pagano 142 euro di quota fissa annuale ma solo se superano 1,5 kW di potenza impegnata.

Pertanto, una bolletta per utenza non domestica (non di abitazione) con potenza impegnata pari o inferiore a 1,5 kW non deve includere alcuna quota fissa per oneri di sistema. Se avete ricevuto una bolletta di questo tipo che include una quota fissa per oneri di sistema, c'è qualcosa che non va, allegatela a un commento e cercheremo di approfondire.

Se invece la vostra tipologia cliente, indicata in alto in bolletta nella sezione DATI FATTURA, è "Domestica non Residente", spiace doverlo dire ma purtroppo la quota fissa di 135 euro l'anno per oneri di sistema è dovuta quale che sia la potenza impegnata.

Seconda casa, contatore staccato, consumo registrato in bolletta 3KWh per un costo di €. 0.23.
Il totale della bolletta gen.2017-feb.2017 è di €.42,45.
Mi chiedo :- è mai possibile che un KWh caricato di tutte le spese bisogna pagarlo €. 14.08.

Sono nella sua stessa situazione , ho chiamato stamattina e sti ladroni di enel (gli altri sono ugualmente ladroni) mi dicono che per i non residenti il costo fisso e di 20 e rotti euro mese consumo o non consumo....mentre per i residenti scende a 10 ovviamente piu' iva.. Da non crederci ...

seconda casa mq45 genn. febb. euro 49,01 di cui 22,71 oneri di sistema consumo kwh 8 ,mi sembra una rapina

Posseggo una casa in montagna come Sergio e dal mese di Dicembre 2016 non abitando ho staccato il salvavita, in bolletta cosumi Zero, totale bolletta euro 47,92, ma non è possibile tramite un avvocato oppure una associazione di consumatori fare una denuncia e rivendicare giustizia? Trovo che a pagare siano sempre i soliti tapini.

Non solo come a me è stata ereditata e quindi come seconda casa si paga l'imu ed altro ci mettono altre tasse (alla fine un politico mi ha risposto che però non pago il canone tv) bella trovata era piu giusto per fregarci che avessero fatto pagare il canone tv anche sulla seconda casa che rubare 135 euro con questa scusa di oneri di sistemi.ormai è un paese fallito dove la politica resta sempre di piu attaccata ai poteri forti facendo cosi pagare sempre i piu deboli.Ma nessuno si ribella:

la ritengo una rapina legalizzata. avendo una piccola casetta (una stanza) in campagna ho pagato gennaio e febbraio 17 euro 39.97 senza consumo, dato che non possiamo nulla contro questi abusi faccio come la sig.ra do disdetta del contatore e mi acquisto un generatore. una curiosità il nome del inventore della frase "oneri di sistema" grazie Amedeo

seconda casa in montagna 21 mq. bimestre febb. mar. 2017, ENEL euro 47,92 senza consumo, grazie sopratutto agli oneri di sistema. furto legalizzato.

Capisco che la seconda casa possa essere considerata un lusso per chi può permettersi di comprarla e magari trarne un reddito dall'eventuale affitto, ma tassare in un colpo di 135 € all'anno chi facendo sacrifici come il sottoscritto è riuscito a permettersi una casetta in affitto in collina nella quale però riesce ad andare pochi week end all'anno, trovarsi una bolletta di 49 euro per consumo 0 nel bimestre gennaio/febbraio è una truffa legalizzata. Vergogna!!!!!

la mia pensione di 825,.4 euro mese non aumenta per inflazione zero ( secondo istat )in compenso dispongo di 135 euro in meno l'anno , vorrei sapere chi è il genio che ha inventato questa soluzione per DERUBARMI in modo legale

Buongiorno,come al solito lo stato deve trovare soldi, per aiutare tutti,la beneficienza non deve essere obbligatoria e imposta da loro,io la faccio personalmente e a chi voglio io.
La solita vergogna ,si paga e si tace.

Ricevuto bolletta ENEL Servizio Elettrico di Euro 48 per un consumo non residente di 0 (zero) kwh, di cui 22,53 per oneri di sistema. Domani presenterò un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, rifiutandomi di pagare tale bolletta

buongiorno, io ho un'azienda agricola e da un paio di anni circa nella mia bolletta di piu' o meno sempre 80-85 euro, circa 38-40 euro sono per oneri di sistema. ora grazie a questo articolo ho finalmente capito cosa sono, ma perché come azienda agricola gli oneri di sistema sono una quota così tanto elevata?

Nel 2017 le utenze non domestiche con potenza impegnata superiore a 1,5 kW pagano per Oneri di Sistema una quota fissa di 142 € all'anno più circa 7 centesimi per ogni kWh consumato (per la precisione: 142,5277€ di quota fissa e 0,069592 €/kWh).

Sono circa 12 € al mese di quota fissa per Oneri di Sistema, poco meno di 24 € nella bolletta bimestrale. A questi bisogna però aggiungere 7 centesimi per ogni kWh consumato. Un prezzo non trascurabile, che corrisponde più o meno a quello che si paga per la Materia Energia.

In pratica, ogni 100 kWh consumati si pagano 7 € per Oneri di Sistema. Per esempio, un consumo bimestrale di 200 kWh comporta un costo in bolletta di circa 14 € per Oneri di Sistema, che sommati alla quota fissa di 24 € porterebbero il totale della voce Oneri di Sistema a 38 €.

Ovviamente, con un consumo di 300 kWh gli Oneri di Sistema arriverebbero a 45 €, con 400 kWh a 52 €, e così via.

Stamattina ho fatto il distacco dal gestore fornitore enel x la mia abitazione secondaria dove il consumo e zero ogni trimestre .ptima ogni trimestre pagavo circa 23,60 euro ora la bolletta elettrica è arrivata a 47,36 euro x via degli oneri di sistema .metterò un gruppo elettrogeno così risparmiero'di sicuro e l enel ha perso un cliente storico !!! Chi troppo vuole nulla stringe

Scusate a questo punto per la mia abitazione dove praticamente non ci sono mai mi conviene portare la c residenza e pagare il canone di 90 euro che rimanere con residenza a casa dei miei e pagare 135 euro annuo con consumi ridicoli di circa 600kwat~anno

Utenza non residenziale poco utilizzata consumo medio annuo di Kw 50 - spesa bimestrale delle bollette di €. 23,00. La bolletta di gen/feb 2017, con 7 kw consumati in fascia A3 è arrivata una bolletta di €. 47,83 di cui oneri di sistema €. 22,75. Se le prossima bolletta sarà uguale farò disdetta e quelle poche volte che servirà userò un gruppo elettrogeno.

Pagine

Aggiungi un commento