Bolletta elettrica non residente: resta la quota per Oneri di sistema

Riceviamo molte segnalazioni, spesso accompagnate da espressioni colorite, sugli aumenti trovati nelle bollette elettriche di febbraio 2017 dagli utenti domestici non residenti. Qualcuno parla anche di dare disdetta o di rinunciare alla seconda casa, perciò ci sembra utile fornire alcune informazioni che potrebbero aiutare a prendere la decisione migliore.

Sarebbe infatti sbagliato pensare che l'aumento registrato nella prima bolletta implichi necessariamente un aumento proporzionale della spesa totale nell'anno 2017. In altre parole, se la prima bolletta dell'anno risulta raddoppiata rispetto alle precedenti bollette del 2016, questo non significa che la vostra spesa complessiva nel 2017 sia destinata a raddoppiare. Tutto dipenderà dai consumi e in certi casi il totale delle bollette del 2017 potrebbe addirittura risultare più basso, rispetto al 2016, come vedremo in dettaglio più avanti.

La portata dell'aumento sarà inversamente proporzionale ai consumi: chi consuma poco o niente noterà un forte aumento, chi consuma molto (più di 2500 kWh/anno) pagherà di meno nel 2017 che nel 2016.

Diciamo subito che il punto di pareggio si colloca intorno a un consumo totale annuo tra i 2000 e i 2500 kWh. In pratica, chi ha pagato circa 600€ totali nel 2016 (corrispondenti appunto a un consumo compreso tra 2000 e 2500 kWh) pagherà pressapoco la stessa cifra anche nel 2017, chi ha consumato di meno, e quindi pagato di meno, registrerà un aumento rispetto al 2016, mentre chi ha pagato di più per consumi significativamente più elevati noterà un certo risparmio (s'intende sempre nel caso che i consumi del 2017 siano pari a quelli del 2016).

L'aumento maggiore riguarda i consumi pari a zero e ammonta a un totale di circa 150 euro da pagare in più nel 2017. Questa cifra rappresenta la nuova quota fissa alla voce "Spesa per Oneri di Sistema" (per la precisione sarebbero 148,5€, pari a 135€+Iva 10%, ma diciamo 150 per comodità di lettura) e indica l'aumento massimo possibile: a parità di consumi la spesa annua totale nel 2017 non potrà in nessun caso subire un aumento superiore ai 150€ rispetto alla spesa del 2016, in molti casi l'aumento sarà più contenuto e qualcuno, come si è detto, potrebbe perfino registrare un risparmio.

Il fatto è che con le bollette di Febbraio cominciano a farsi sentire gli effetti della nuova struttura tariffaria del 2017, che supera la vecchia distinzione tra tariffa D2 residente e tariffa D3 non residente, lasciando il posto a un prezzo unico del kWh uguale per tutti, residenti e non residenti (per saperne di più: Tariffe 2017: novità nei prezzi per uso non residente), mentre il maggior costo a carico delle utenze non residenti ricade interamente sulle quote fisse (22,5€ bimestrali alla voce "Spesa per Oneri di Sistema", il cui ricavato è destinato in massima parte agli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate, in primo luogo al fotovoltaico).

Ovviamente, il forte aumento delle quote fisse colpisce maggiormente gli utenti con i consumi più bassi e tra questi in particolare i consumi azzerati. Per questa ragione, troviamo spesso nelle segnalazioni dei lettori la cifra ricorrente di 47,92€, che corrisponde alla tipica bolletta bimestrale del 2017 per le utenze domestiche non residenti con consumi a zero, una bolletta che fino al 2016 costava circa 23€, e che quindi vede un aumento di circa 25€ nel 2017: praticamente più che raddoppiata.

Da qui le proteste degli utenti non residenti, molti dei quali utilizzano la seconda casa solo nei mesi caldi e in assenza di consumi nel periodo invernale si sono trovati la prima bolletta del 2017 più che raddoppiata, rispetto all'ultima del 2016.

In effetti, per gli utenti che non usano per niente la seconda casa durante tutto l'anno, e che quindi hanno sempre consumi pari a zero, le bollette successive del 2017 saranno sostanzialmente uguali a quella di febbraio e alla fine l'aumento rispetto al 2016 sarà pari a 150€ e in percentuale superiore al 100%.

Chi invece la seconda casa la utilizza almeno per qualche mese all'anno, noterà un minor costo dei kWh consumati, che potrà attenuare, compensare e in certi casi addirittura superare, il maggior costo delle quote fisse. Grazie ai nostri strumenti online (in particolare il Calcolatore di bollette 2017) siamo in grado di calcolare in che misura, con buona approssimazione.

Vediamo qualche esempio. Una bolletta bimestrale su una casa non di residenza con un consumo di 500 kWh in due mesi (abbastanza tipico per una famiglia), che nell'estate del 2016 costava sui 135€, in base ai prezzi attuali del 2017 costerebbe 128€, con un risparmio di circa 7€.

Al maggior costo di 25€ sulle bollette con consumi pari a zero si contrappone dunque un risparmio di circa 7€ sulle bollette con consumi medi.

Chi invece fa largo uso di condizionatori o comunque arriva a consumare 1000 kWh al bimestre, che nel 2016 pagava bollette bimestrali da 253€, nel 2017 pagherà per gli stessi consumi bollette da 220€, con un risparmio di 33€, come si vede ben più consistente.

In concreto, fatti i dovuti calcoli, l'aumento complessivo del 2017 rispetto al 2016, a parità di consumi, dovrebbe corrispondere a questi profili:

CONSUMI AZZERATI

- Chi non usa per niente la casa (consumi totali nell'anno pari a zero kWh) vedrà il totale annuo delle bollette passare:

da 138€ pagati nel 2016 a 288€ nel 2017, con un aumento annuale di 150€, pari a +109%;

CONSUMI MEDI (500 kWh AL BIMESTRE)

- Chi usa la casa 2 mesi all'anno (consumo totale annuo 500 kWh):

da 250€ nel 2016 a 368€ nel 2017, con un aumento annuale di 118€, pari a +47%;

- Chi usa la casa 4 mesi all'anno (consumo totale annuo 1000 kWh):

da 362€ nel 2016 a 448€ nel 2017, con un aumento annuale di 86€, pari a +24%;

- Chi usa la casa 6 mesi all'anno (consumo totale annuo 1500 kWh):

da 474€ nel 2016 a 528€ nel 2017, con un aumento annuale di 54€, pari a +11%;

CONSUMI ELEVATI (1000 kWh AL BIMESTRE)

- Chi usa la casa 2 mesi all'anno (consumo totale annuo 1000 kWh):

da 368€ nel 2016 a 460€ nel 2017, con un aumento annuale di 92€, pari a +25%;

- Chi usa la casa 4 mesi all'anno (consumo totale annuo 2000 kWh):

da 592€ nel 2016 a 632€ nel 2017, con un aumento annuale di 40€, pari a +7%;

- Chi usa la casa 6 mesi all'anno (consumo totale annuo 3000 kWh):

da 819€ nel 2016 a 804€ nel 2017, con un RISPARMIO annuale di 15€, pari a -2%;

Le cifre sono da intendersi approssimate, anche perchè i prezzi del kWh potrebbero subire oscillazioni nel corso del 2017, crediamo comunque che possano dare un'idea di massima dell'aumento concreto, su base annua, che si possono aspettare dalle nuove tariffe del 2017 gli utenti domestici non residenti dei diversi profili di consumo.

Per avere dati più precisi potete simulare voi stessi le vostre nuove bollette di quest'anno, calcolate in base ai consumi dell'anno scorso: basterà inserire i dati delle vostre bollette del 2016 nel nostro già citato Calcolatore di Bollette 2017, avendo l'accortezza di sostituire nelle date l'anno 2016 col 2017, per scoprire subito come sarà la vostra bolletta di quest'anno (a parità di consumi dell'anno scorso).

Per eventuali segnalazioni, domande o osservazioni, non esitate a lasciare un commento.

Commenti

Buongiorno.
la società ENEL mi addebita su ogni bolletta, alla voce "Spesa per la materia energia" € 6,16/6,17, pur non avendo alcun consumo da oltre due anni. E' una seconda casa che utilizzo saltuariamente e solo di giorno. Non ci sono elettrodomestici elettrici, solo 3 lampadine. Son passata da €17,00 ogni due mesi, a € 45,00 Capisco e non contesto le quote fisse, ma il consumo?
Ho già provato a protestare inutilmente. Gradirei una risposta per capire il motivo di un pagamento per un servizio non goduto. Grazie.

Se si tratta di seconda casa allora la parte di costo fisso imposto dall'Autorità è di circa 46,65 euro (per un contratto come seconda casa, tasse comprese). Gli ulteriori 6,16 euro addebitati a bolletta sono compatibili con circa 250 kWh di consumo reale all'anno. Ossia più o meno 42 kWh a bolletta. Anche se non si vede c'è qualcosa a casa che produce un assorbimento continuo sui 28-29 Watt che permane 24h/24. Qualsiasi apparecchio con telecomando (TV, condizionatore, mini stereo) ciuccia sui 3W. Altrettanto fanno apparecchi come cucina, forno, microonde, radiosveglia se hanno un orologio luminoso. Un vecchio decoder digitale terrestre può arrivare a 12W. Altri 3W per insetticida elettrici tipo Vape, se restano attaccati. Da ispezionare anche gli alimentatori del tipo "vecchio stile", più grandi di quelli odierni dei telefonini: se sono rimasti infilati alla presa e al tatto li si trova appena tiepidi allora vuol dire che consumano anche loro.

Per chi ha un contratto domestico non residente la quota fissa è stabilita dall'Autorità e non c'è modo di non pagarla. Come dicevo nella precedente risposta, diffidate di chi telefona facendo promesse che non può mantenere perchè rischiate di ritrovarvi la bolletta aumentata.

Poi questo è un sito di informazione all'utente, si capisce l'irritazione ma è come prendersela col servizio meteo se c'è burrasca. Anche altri si sono lamentati per aver trovato citati i rarissimi casi di risparmio: spiace ma è un puro dato di calcolo, senza secondi fini.

D'altra parte la sta pagando da un anno, la quota fissa.

Fate schifo..avete anche il coraggio di dire che ce chi ci guadagna.
per guadagnare 15 euro bisogna consumare 3000 Kwh...quando sapete benissimo che molte seconde case sono casette ereditate in piccoli paesi sperduti che vengono tenute solo per motivi affettivi e per mantenere un legame con il paese natio

hai ragione, fanno veramente schifo, cercano di giustificare l'aumento

Salve, io e mia madre siamo proprietari di una piccolissima seconda casa, che viene usata solo ad Agosto. Ho letto il vostro articolo e mi torna con l'aumento spropositato delle tariffe che stiamo subendo. Mi è appena arrivata la bolletta luce del Serv.Elettr.Naz. (il contratto è intestato a mia madre pensionata): Spesa per la materia prima: 7,16 E. / Spesa per il trasporto energia: 14,00 E. / Oneri si Sistema: 21,24 E. / Iva: 4,24. Totale 46,64 a fronte di un consumo pari a ZERO! Ripeto ZEROOOO!!! Abbiamo chiamato più volte senza risultato. Sono inc...o nero e non so più cosa fare per ridurre i costi. Suggerimenti? Grazie. W l'Italia!!!

Buongiorno, spiace doverlo dire ma le cose stanno proprio così.

Non c'è suggerimento che tenga, anzi bisogna fare attenzione a chi telefona promettendo sconti mirabolanti che semplicemente non sono possibili perchè nel caso di consumi a zero gli importi non li decide il gestore ma l'Autorità per l'Energia, e sono quelli. Chi promette sconti impossibili cerca solo di strappare un consenso per poi recapitare una bolletta che molte volte risulta raddoppiata o peggio.

Ci sono novità per il 2018 e non sono buone, vedi l'articolo su come aumentano le tariffe nel 2018, ma neanche troppo cattive per chi consuma poco: gli aumenti maggiori colpiranno i consumi elevati.

In particolare, la bolletta non residente a zero consumi dovrebbe aumentare di circa un euro e mezzo e arrivare a costare 48 euro nel 2018.

Salve. Posseggo una sola abitazione e non seconda casa in quanto abito in un'altro comune ove l'abitazione è di esclusiva proprietà di mia moglie. Secondo voi rientro tra le categorie di seconda casa grazie

La ringrazio per la pronta risposta e per i suo suggerimenti. Quel buco di casa ci costa solo di tasse, per sfruttarla solo un mese l'anno!!!! Che paese...
Stiamo valutando se conviene far spostare la residenza di mia madre li. L'Iva scende al 10%, non pagherà più IMU e TASI. Qualche controindicazione?

Per quanto riguarda la bolletta elettrica, con l'utenza residente risparmierebbe circa 150 euro all'anno.

Gli altri aspetti, comprese eventuali controindicazioni, esulano dalle tematiche e dalle competenze di questo sito.

Buonasera, il gestore della fornitura elettrica mi ha inviato, nell'ultima bolletta del 2017, (1860 kwh annui) un ricalcolo tariffario relativa a delibera AEEGSI 782/16. Preciso che ho il un contratto da non residenti ed il ricalcolo si riferisce al periodo 01/01/17 al 26/09/17 su un consumo di 1663 KWh.
E' lecito tutto ciò?
Grazie a chi volesse aiutarmi a capire qualcosa, visto che le associazioni di consumatori latitano.

La delibera AEEGSI 782/16 del 22 Dicembre 2016 stabilisce gli Oneri di Sistema per il 2017, i conguagli riferiti a questa voce riguardano generalmente ricalcoli per variazione da utenza residente a non residente.

Non sembra essere questo il caso, dato che il contratto parte già non residente, a meno che per qualche ragione il gestore abbia omesso di imputare la quota per oneri di sistema a carico dei non residenti nelle bollette dei primi nove mesi del 2017 e intenda quindi recuperarla ora con il conguaglio.

In assenza di altre informazioni non è possibile dire di più, comunque la bolletta deve riportare con precisione dettagliata i motivi del conguaglio, come spiegato nel nostro articolo Ricalcolo bollette, dove può trovare anche altre informazioni utili.

Sono pienamente d'accordo con i commenti precedenti, questo e' veramente uno scandalo.
Hanno approfittato dell' inserimento del canone in bolletta per le prime case per pareggiare i conti , per sfilare dal portafoglio degli italiani un ennesima tassa sulla seconda casa di soli 135 €/anno che va a sommarsi all'attuale tariffa gia' elevata dato il basso utilizzo e agli altri altissimi costi di immondizia, acqua e IMU ed altro, costringendoci a vendere l' immobile ad un prezzo stracciato.
I valori sono precipitati e vendere un immobile e' diventata un impresa, inoltre non vale piu' la pena di fare ristrutturazioni perche' la spesa non fa aumentare il valore dell' immobile.
Un bene che 10 anni fa valeva 150.000 € e si vendeva in pochi mesi adesso il medesimo non si vende a piu' di 50.000 € con attesa di diversi anni.
Questo vuol dire che sia il mercato immobiliare che quello dell' edilizia e' bloccato.
E questi pensano di aumentare ancora di piu' le spese inventandosi che sono soldi che servono per :77,0% Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
12,5% Agevolazioni alle industrie manifatturiere ad alto consumo di energia (Ae)
4,1% Promozione dell'efficienza energetica negli usi finali (UC7)
2,7% Oneri Nucleari (Decommissioning nucleare) (A2)
1% Compensazioni per le imprese elettriche minori (UC4)
1% Sostegno alla ricerca di sistema (A5)
0,8% Agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario (A4)
0,6% Oneri per il bonus elettrico (As)
0,3% Compensazioni territoriali agli enti locali che ospitano impianti nucleari (MCT)

Queste spese che hanno un significato approssimativo e poco chiaro (mi puzzano veramente tanto) verranno quindi ribaltate unicamente ai proprietari di seconde case.
La soluzione potrebbe essere quella di disdire il contratto ed acquistare un gruppo elettrogeno e migliorare quindi ancor di piu' la qualita' dell' aria ?? o mettersi d'accordo con il vicinato ed utilizzare un unico contatore comune ?

Sono perfettamente d'accordo con i commenti. L'importo di ca euro 150 annui imposti come oneri di sistema rappresentano una tassa iniqua sulle case dei non residenti. La seconda casa è spesso una casetta o un appartamento acquistato con sacrifici,ereditato da genitori, acquistato con la liquidazione etc e le persone che ne usufruiscono non sono facoltose ma,come nel mio caso, pensionati. Perchè vessarli continuamente ? Speriamo che ne prendano atto e che venga tolta anche se ho qualche serio dubbio.

Buongiorno, volevo esprimere il mio disappunto per la scelta di utilizzare questa tipologia di tariffazione.
Mi limito a dire questo per non dire di peggio.
Chiedo gentilmente se e' possibile sapere chi ha deciso questa furbata e con quale decreto, dato che tra poco dovremmo andare a votare e quindi vorrei che si sapesse per poter evitare che certe ingiustizie insensate non si ripetano in altri ambiti.
Grazie

L'aumento degli oneri di sistema per i non residenti è stato stabilito con questo Provvedimento dell'Autorità per l'Energia del 29 dicembre 2016, le cui ragioni sono esposte in questo Comunicato Stampa (in particolare nel passaggio: "La differenziazione tra clienti residenti e non residenti (indipendentemente dal livello di potenza) viene mantenuta per le componenti tariffarie relative agli oneri generali di sistema, prevedendo l’applicazione di una quota fissa per i non residenti (in modo da limitare i possibili impatti sui clienti domestici residenti basso-consumanti)... ").

Le tariffe degli oneri di sistema sono infatti determinate dall'Autorità per l'Energia, che è un organo collegiale di nomina governativa formalmente indipendente.

Volendo proprio cercare un collegamento politico, la nomina dell'attuale Collegio risale all'11 febbraio 2011, quand'era in carica il IV governo Berlusconi. Fatto salvo il profilo istituzionale dei componenti, sembra quindi naturale pensare che le nomine abbiano avuto almeno il gradimento delle principali forze politiche di quel governo: PDL e Lega Nord.

Penso che questo aumento sia la cosa più schifosa che potessero fare. Pagare un aumento del 105% per una seconda casa vuota, senza valore di mercato in quanto in alcuni paesini ormai mettono in vendita anche il municipio, è un furto ed un accanimento verso quelli che come me si ritrovano ad essere proprietari di una seconda casa ed essere prosciugati in contnuazione. Tra imu, mondezza, utenze siamo dei bancomat dove lo stato e i comuni prendono soldi. Se lo stato mi ridasse i soldi che spesi per comprare la casa 20 anni fa, gliela darei subito. Che senso ha dire che chi consuma tanto alla fine risparmia? se è una seconda casa, i consumi annui saranno in ogni caso minimi, è ovvio che queste proporsioni sono solo una presa in giro. Sono arrabbiatissimo!

Alessandro ha reso perfettamente il mio pensiero e la mia situazione: seconda casa in micropaesino di cui ancora sto pagando il mutuo ma che vale il 40% di quello che l'ho pagata causa crisi. E la crisi dov'è nata sull'immobiliare? Ma dai mille balzelli e tasse che qui vengono pure raddoppiati creando un circolo vizioso e schifoso. . Io ho smesso di dare soldi in beneficienza: l'ho gia fatta di mio a questo Stato schifoso: ci pensi lui.

Oltre alla mazzata dell'Enel per i non residenti subentra un' altra grave ingiustizia riguardante la TARI che pur occupando una casa in montagna o mare ti tocca pagarla per l' intero anno per soli due mesi occupata.Io mi chiedo se i nostri politici vivono nel nostro stesso pianeta perché si nota chiaramente che dei problemi del popolo se ne strafottono altamente.

Per quanto riguarda prezzi e tariffe fissati dall'Autorità per l'Energia non ci risultano agevolazioni del genere, è previsto solo un "bonus elettrico per i clienti domestici in stato di disagio fisico o economico" (ricavato dalla componente As degli oneri di sistema).

Se qualche fornitore di energia applica agevolazioni per studenti, a titolo promozionale o per qualsiasi altra ragione, lo fa a suo carico perchè comunque gli oneri di sistema vanno pagati per intero. Su questo però conviene informarsi presso i vari fornitori.

Io sono in affitto fuori regione e non ho la residenza,mi sono arrivati 68 euro e rotti di bolletta enel di cui 19 di consumo e ben 25 di oneri di sistema,provando il tool del sito ho visto che la differenza tra residente e non residente sono di circa 28 euro in più di cui quasi tutti appaiono nella voce "oneri di sistema"...mi chiedo io ma è normale che sia così tanta la differenza?cioè che di 68 euro solo 19 sono di consumo è una presa di culo enorme,specialmente se penso che con la residenza la bolletta totale sarebbe dovuta essere intorno ai 40 euro...

Anche io disdetta enel per seconda casa

un mio amico che ha la seconda casa in Puglia non gli arriva in bolletta l'aumento delle 135 euro ,,come mai ?pensavo fosse x tutta Italia la legge ,,potete illuminarmi a questo proposito ?

Parliamo di Enel servizio di maggior tutela e penso che valgano per tutta Italia, non so per altre compagnie. Le quote fisse seconde case per consumi zero sono piu che raddoppiate prima 3kw quota fissa 125,00 chiesto riduzione a 1,5 kw per risparmiare la quota fissa passata a 240,00 euro circa . Ho disdetto tutto .Quando devo andare per controllo abitazione o di giorno o la pila.

Questa è un'altra forma di tassazione delle seconde case, non bastava l'imu triplicata rispetto all'ici, grazie a quell'associazione a delinquere del governo Monti Fornero & C., sulla seconda casa paghiamo imu, tasi e tari come i residenti, anche se la usiamo solo un paio di mesi all'anno, e adesso anche i 50 euro a bimestre di energia elettrica con consumi 0.......i governi ci hanno catalogato come limoni da spremere fino all'ultima goccia!! Avere una seconda casa, non una villa a Cortina, ben inteso, ma l'appartamentino comprato dai genitori con la liquidazione 30 anni fa, pieno di ricordi, dove abbiamo passato tante estati con i nostri figli bambini, è diventata una colpa gravissima, da punire sempre di più con tasse e balzelli ormai insostenibili! Ma possibile che le associazioni consumatori tacciano e accettino sempre tutto, anche questo ennesimo atto di vampirismo legalizzato? E poi si lamentano se il mercato immobiliare è crollato, quello delle seconde case non esiste neanche più, ma mandiamoli tutti a casa questi politici scalda poltrona che pensano solo a difendere i loro, di interessi, non certo quelli dei cittadini! Altro che ripresa, andiamo sempre peggio, per forza i consumi sono crollati, e crolleranno sempre di piu', dopo aver pagato tasse e utenze, è già tanto se si riesce ancora a mangiare! Che schifo!!!!!!!!!!!!

Ma questa tassa "oneri di sistema", perché si tratta di una tassa...., ha una durata determinata di 12 o 24 mesi e poi sparisce o una volta messa te la ciucci per sempre??

Buongiorno, i costi per oneri di sistema ci sono sempre stati, anche se prima del 2016 andavano sotto la voce "servizi di rete".

La novità di quest'anno è l'inserimento tra gli oneri di sistema di una quota fissa di 135 euro all'anno (più iva) sulla componente A3 per le utenze domestiche non residenti, stabilita dall'Autorità per l'Energia con delibera del 29 Dicembre 2016 dal titolo "Aggiornamento, dal 1 gennaio 2017, delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e gas". 

E' vero che la delibera non indica un termine e le componenti tariffarie sono fissate "...a decorrere dal 1 gennaio 2017" ma nulla impedisce che alla fine di quest'anno una nuova delibera possa stabilire nuove tariffe per il 2018 con criteri diversi.

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