Trasporto e gestione del contatore nella bolletta elettrica

Voce di spesa trasporto e gestione del contatore in bollettaLa voce "Spesa trasporto e gestione del contatore", al secondo posto nel riepilogo delle voci di spesa sotto il titolo "Sintesi degli importi fatturati", si riferisce ai costi per il trasporto e la misurazione dell'energia elettrica ed è curioso che l'oggetto del trasporto, l'elettricità appunto, non sia indicato espressamente ma lasciato sottinteso in un'espressione che, in base alla pura costruzione sintattica e fuori dal contesto, potrebbe anche riferirsi al trasporto del contatore, cosa che non avrebbe senso.

Si tratta comunque della spesa per il trasporto [dell'energia elettrica] e la gestione del contatore, e si riferisce ai costi sostenuti per il trasporto dell'energia dal luogo dove viene prodotta, che può essere una centrale idroelettrica, eolica o altro, al domicilio del cliente fino all'uscita dei cavetti dal contatore, oltre ai costi relativi alla distribuzione e misurazione dell'elettricità erogata a ciascun punto di prelievo.

Corrisponde alla voce definita "Tariffa di trasporto distribuzione e misura" nel documento 201/2015/R/COM dell'Autorità per l'Energia, dove viene riferita "...ai costi sostenuti per trasportare e distribuire l’energia elettrica sulla rete...., per gestire e leggere i contatori e per gestire i dati delle letture"

L'idea di sostituire la denominazione originale "Trasporto distribuzione e misura" con quella attualmente usata "Trasporto e gestione del contatore" risponde probabilmente al tentativo di renderla più comprensibile all'utente attraverso un oggetto a lui famigliare, il contatore appunto, a significare la complessa attività di misurazione dell'energia erogata. In realtà, almeno a giudicare dalle segnalazioni dei nostri lettori, questa scelta sembra aver generato ulteriore confusione.

Aggregazione voci di spesa nella bolletta 2016

Per farcene una rappresentazione concreta, possiamo pensarli come i costi di realizzazione e manutenzione della struttura formata dalla rete di cavi, tralicci e cabine che consentono all'energia di viaggiare dai luoghi dove viene prodotta fino a casa nostra. Quelli che fino al 2015 venivano appunto indicati come costi di "Trasporto, distribuzione e misura" e rientravano nella voce più generale "Servizi di rete", ora abolita dalla nuova normativa in vigore dal 2016 e sostituita dalle due voci "Spesa per il trasporto e la gestione del contatore" e "Spesa per oneri di sistema", come si vede nella tabella a lato.

In pratica, volendo fare un parallelo con l'acquisto di merce, questa voce di spesa corrisponde in qualche modo alle spese di spedizione che vengono aggiunte in fattura per l'acquisto di un bene che ci viene spedito a casa, ossia le spese per la consegna (con la differenza che in questo caso le spese di trasporto prevedono una parte fissa da pagare in ogni caso anche se non si utilizza neppure un kWh).

Infatti è proprio questa la definizione che troviamo nella guida alla lettura presente sul sito dell'Autorità per l'Energia: "la Spesa per il trasporto e la gestione del contatore... ...Comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali l’energia elettrica.", dove naturalmente il verbo chiave è "consegnare", che distingue tale voce dalla spesa per la materia energia, definita invece come "gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale.".

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore copre dunque i costi necessari per consegnare, laddove la Spesa per la materia energia copre i costi necessari per fornire, l'energia elettrica. Lasciamo da parte una certa ambiguità del verbo fornire, che tratteremo semmai a proposito della materia energia, in ogni caso sul verbo consegnare non ci sono dubbi ed è abbastanza chiaro cosa s'intende.

Questa coppia di definizioni ci fornisce però un'altra importante informazione: la materia energia fa riferimento ad attività svolte dal venditore (per fornire), mentre la spesa per il trasporto e la gestione del contatore si riferisce ad attività che consentono ai venditori (di consegnare), e quindi in quest'ultimo caso non si tratta di attività svolte direttamente dai venditori.

Infatti le attività di trasporto e gestione del contatore non sono svolte dai venditori ma da altri soggetti, detti distributori, che le fatturano ai venditori in base alle condizioni stabilite dall'Autorità per l'Energia, e questi ultimi, ossia gli operatori che forniscono energia sul mercato libero o in maggior tutela, le fatturano a loro volta al cliente finale alle stesse tariffe, come specificato nelle CGF (Condizioni Generali della Fornitura).

Questa circostanza è importante nel rapporto tra il cliente e il venditore di energia sul mercato libero, perchè determina il fatto che i prezzi pubblicizzati siano di norma riferiti solo a quella parte che rientra nella discrezionalità del venditore, ossia la materia energia, con l'esclusione di altri costi predeterminati come il trasporto e la gestione del contatore, tanto che nelle offerte si legge spesso, accanto al prezzo proposto in cts/kWh, un'espressione del tipo: "Il prezzo si riferisce alla sola componente energia".

Ciò significa che, se per esempio l'offerta dell'operatore sul mercato libero pubblicizza un prezzo di 7,20 cts/kWh, il costo che pagheremo in bolletta per un kWh sarà formato da tale cifra più un ulteriore prezzo a copertura delle spese di trasporto e gestione del contatore (oltre a oneri di sistema e imposte), che non viene indicato nell'offerta perchè si tratta di un costo stabilito dall'Autorità dell'Energia ma che deve comunque essere pagato dal cliente finale nella sua bolletta.

Quando valutiamo la convenienza e l'eventuale risparmio che ci potrebbe portare un'offerta sul mercato libero basata su un certo prezzo per kWh, dobbiamo quindi tenere presente che quel prezzo, generalmente espresso in cts/kWh, rappresenta solo una parte del prezzo per kWh che pagheremo effettivamente in bolletta, a cui bisogna aggiungere gli altri costi che di norma non sono pubblicizzati direttamente nell'offerta ma compaiono solo nelle Condizioni Generali della Fornitura (le CGF), tra cui appunto i costi per il trasporto e la gestione del contatore.

Commenti

Salve ..concordo da sempre consumi minori e tasse maggiori!! da vergogna! ! 31,71 euro consumo e totale bolletta 74 €..

a fronte di un consumo di energia elettrica di € 56,00 mi trovo spesa per il trasporto di € 79,00 inoltre mia figlia che abita nella medesima casa per il trasporto paga € 35,00 mi chiedo quale criterio usano per rubarci i nostri soldi, questa è un'ulteriore truffa ? grazie

l'adiconsum ,parla parla,ma non risolve mai niente! tutte quelle voci sulla bolletta della luce,dovrebbero dire:il totale al kilowatt ti costa 10 euro,ipotesi.invece ti dicono 7 euro e poi aggiungono mille cazzate,il contatore ,le tasse e altro,e alla fine paghi il doppio di quello che ti propongono!PS non vedo l'ora di andarmene via da questo paese,che non riconosco più.!

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